Bruno quando è senza compagnia, piange e si lancia contro la porta. Argo ha paura di tutto: del temporale, dei botti, di tutti i rumori. Black diventa nervoso quando vede persone con sciarpe o cappelli... Casi clinici veri di pazienti a quattro zampe. Tutti in cura dai veterinari del Centro di consulenza comportamentale degli animali d'affezione dell'Università di Pisa, cioè gli strizzacervelli* per cani. La prima facoltà di medicina veterinaria, in Italia, che ha istituito, tre anni fa, un corso per la formazione di veterinari comportamentalisti e che ha diplomato finora un centinaio di esperti. Ed il lavoro non manca, a giudicare dalle statistiche e dai racconti dei proprietari!

Ci sono in Italia quasi 7 milioni di cani, coccolati come i principini di casa, ma, il cane di famiglia, che oggi ha una vita piena di comfort, ha anche stress che prima non conosceva. Da lui ci si aspetta che sia di compagnia, senza essere troppo esuberante, che accompagni ovunque il padrone ma sappia stare solo in un appartamento, che faccia la guardia ma sia amichevole con i bambini. Esigenze che non sempre il cane riesce a soddisfare.

Nella visita comportamentale, il veterinario esamina le abitudini dell'animale, come mangia, come dorme, di che cosa ha paura, come si comporta in casa con i membri della famiglia, con gli altri animali, poi osserva anche la relazione con il padrone. Formula una diagnosi e una proposta di terapia. Per le malattie psichiche canine i veterinari dispongono di farmaci e sostanze alternative, dall'omeopatia ai fiori di Bach, e terapie di modificazione del comportamento con la collaborazione di istruttori per cani.

(Chiara Palmerini, Panorama, 17 jul. 2006. Texto adaptado.)

*Strizzacervelli: palavra engraçada, formada por strizza = (espreme) e cervelli = (cérebros, cabeças), que significa psicólogo ou psiquiatra

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