Cosa non dicono gli uomini
Le donne parlano troppo e gli uomini troppo poco? Forse la differenza non sta nella quantità di parole e di silenzi; ma nello scopo. Gli uomini parlano per dare informazioni, le donne cercano sempre di stabilire una relazione, perciò si perdono in lunghi racconti che gli uomini francamente ritengono inutili. Loro vogliono notizie, fatti, sennò si isolano. E se lei dice “ascoltami”, è l’inizio della fine, spiega Valentina D’Urso, psicologa. Lui risponde: “certo che ti ascolto”, e invece chiude l’audio. Attenzione perché ci sono frasi che gli uomini non sopportano, tipo: “cosa provi?”, “qualcosa non va?”, “perché taci?” Lo psicanalista Claudio Risé afferma che i maschi detestano analizzare ciò che sentono, specie su richiesta.
Le parole di lei che lui non sopporta: “a che cosa stai pensando?” Se avesse voglia di dirlo, lo farebbe. Se invece si chiude nei suoi pensieri è perché ha bisogno di silenzio. E se lei cerca a tutti i costi di entrare nel suo intimo spazio mentale, lui si innervosisce. Anche perché, in genere, non sa dire esattamente a cosa sta pensando. Non è abituato a tradurre in parole tutto ciò che gli passa per la mente.
Un’altra affermazione che le donne fanno molto spesso: “sei sempre lo stesso, non cambi mai.” E che cos’altro dovrebbe essere? Dirgli una frase del genere, magari con un tono leggermente spregiativo, è come dichiarargli una disistima che viene da lontano. Un uomo non sopporta di essere disprezzato. Se poi il giudizio è retroattivo, lo ferisce irrimediabilmente.
E quest’altra: “sei peggio di tua madre”. È una dichiarazione che molte donne fanno con superficialità. Ma da cui l’uomo si sente colpito due volte. Una perché è per definizione un “mammone” e non sopporta che si tocchi sua madre. Un’altra perché quello con la mamma è il rapporto “tipo”, origine del suo modo di comportarsi con l’altro sesso. L’uomo preferisce essere colpito in modo diretto, senza confronti.
(Ballate, di Stefano Benni. Rivista Panorama.)
“A che cosa stai pensando?” Questa domanda dà fastidio agli uomini perché loro: