La realtà virtuale nel turismo del futuro
di Giulio Cremona
Realtà virtuali e turismo: concetti in divenire di esperienza e viaggio, che per affinità e necessità iniziano a trovare I. primi punti di contatto. Rapporto che necessita di essere compreso e indirizzato perché, in futuro, si esprima al massimo del suo potenziale.
Alla realtà virtuale sono applicate diverse scienze tecnologiche per creare quello che viene definito virtual environment (VE): un ambiente 3D esperito attraverso I. sensi, il movimento e attraverso l’accesso a informazioni in forma verbale o scritta (Burdea e Coiffet, 2003). L’applicazione di simili tecnologie può generare diversi tipi di ambiente che possono essere classificati su un continuum, a seconda del livello di immersività. Prima, la augmented reality (Milgram et al., 1994), un ambiente in cui informazioni addizionali generate da un computer vengono trasmesse ai sensi dell’utilizzatore alla vista di una situazione nel mondo reale (Wang, 2007); a livello intermedio si colloca la mixed reality che mescola elementi del mondo artificioso con quelli del reale; infine, la true virtual reality (VR), che consiste nell’immersione completa in un mondo interamente artificiale e costituisce il focus del presente contributo.
A questa realtà, che solo ora sta iniziando a esprimere il suo potenziale, si affianca quella turistica, che sta attraversando una fase di profonda riforma. Questa particolare pratica sociale e culturale, spesso ridotta a un mero insieme di attività economiche, divenuta una modalità significativa attraverso cui la moderna vita transnazionale è organizzata (Franklin e Crang, 2001), è oggi soggetta a tendenze che sollevano problematiche non trascurabili per il suo futuro. L’overtourism sta trasformando celebri mete turistiche in sovraffollati parchi divertimenti, l’avvento della sharing economy applicata a questa sfera sta creando gravi scompensi al settore alberghiero, nuove modalità di turismo, come l’experiential tourism, stanno spostando I. flussi turistici fuori dalle rotte abituali e le tecnologie informatiche hanno permesso, a chiunque ne abbia l’intenzione, di organizzare le proprie esperienze in maniera del tutto autonoma e personalizzata.
Il mettere in relazione due realtà in divenire come quelle sopra introdotte, di cui una sta iniziando a diffondere il suo potenziale mentre l’altra necessita di approcci innovativi perché I. cambiamenti che la stanno attraversando non ne stravolgano gli equilibri, ha lo scopo di indagare come le realtà virtuali possano dare risposta ai bisogni emergenti del settore turistico. [...]
Questa sovrapposizione semantica di ambiti così distanti lascia pensare a una loro possibile integrazione, avente come risultato un reciproco vantaggio: diffusione e implementazione per le realtà virtuali e un effetto rigenerante e rinvigorente per l’industria turistica. [...]
(Tratto da: http://www.futurimagazine.it/dossier/la-realta-virtuale-nel-turismo-del-futuro/.)
Il metodo utilizzato dall’autore per dimostrare il suo punto di vista è: